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La Chiesa si apre al mondo

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Giovedì 27 marzo, presso il Palazzo Marchesale, si è tenuta una riflessione sull’esortazione apostolica di Papa Francesco: “Evangelii Gaudium”, relazionata da Mons. Giovanni Ricchiuti, insieme ai sacerdoti di Turi, Don Giovanni Amodio e Don Nicola D’Onghia, organizzatori dell’evento.

Tutti chiamano, oggi, Papa Francesco, il ‘fenomeno’; gli è stata dedicata la copertina Time e Rolling Stone, quest’ultimo, un giornale famoso tra i giovani. È al primo posto nelle simpatie. Obama è l’uomo più potente ma lui è il più famoso per la risonanza che suscita. Un recente articolo di Raniero La Valle, grande opinionista cattolico, estimatore del Concilio Vaticano II, ha scritto che Papa Francesco ci ha avvertito che non bisogna fare l’esaltazione del Papa. Papa Francesco ha precisato di non condividere una certa mitologia sulla sua persona. In ogni mitizzazione, infatti, c’è un’aggressione, secondo Freud. Il Papa ha avviato un processo di riforma e il popolo di Dio se n’è accorto. Tutti percepiamo che c’è un evento dello spirito; bisogna che ogni uomo rinasca nello spirito che è un vento che non si sa dove va, ma c’è. Giuliano Ferrara ha scritto che questo papa piace troppo.

Quando Giovanni XXIII apre il Concilio ‘Gaudet Mater Ecclesia’, già, è chiaro l’intento della Chiesa di aprire le porte: il Vangelo è una gioiosa notizia. Si sta riprendendo in mano la gioia. La morale è Cristo. Giovanni XXIII esprimeva una chiara volontà di voler cambiare il modo di trasmettere la fede nel modo che i nostri tempi richiedono.

Papa Francesco vuole anche lui interpretare la fede; Gesù è venuto per salvare tutta l’umanità. Nel progetto d’amore c’è tutta l’umanità. Il libro è strutturato in 288 paragrafi: un’introduzione più 5 capitoli. Il primo capitolo riguarda la trasformazione missionaria della chiesa, il secondo, l’impegno di rinnovamento comunitario nella crisi. La sacrestia va abbandonata. Rappresentava chiusura. Ora bisogna uscire, prendere l’iniziativa. Il contesto su cui la Chiesa riflette è quello attuale in cui predomina “l’idolatria del denaro”; quello delle metropoli, dell’anonimato, della prostituzione, della tossicodipendenza, dell’ omosessualità. La Chiesa si pone una sfida, contro la chiusura della sindrome del fortino. Vanno promossi il rispetto e la dignità della donna. Il terzo e il quarto capitolo riguardano rispettivamente, l’annuncio del Vangelo e la sua dimensione sociale. Il Vangelo è annunciato al mondo attuale, alla storia di ogni giorno: la gioia del Vangelo riempie la vita di coloro che si incontrano con la Parola, liberandosi dal vuoto interiore e dall’isolamento. Il Cristianesimo è l’incontro con Gesù che trasforma la vita. Il quinto affronta la tematica dell’evangelizzazione con lo spirito. La Chiesa non cresce per proselitismo ma per attrazione, fa’ innamorare della parola. I destinatari del messaggio sono: i vescovi, i presbiteri, i diaconi, le persone consacrate, i fedeli, i laici; tutti i Cristiani battezzati, dunque,  che hanno una radice comune nel ‘battesimo’, il popolo di Dio.

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