Archivio Turiweb

La Voce del Paese – un network di idee

Cultura

Hic Sunt Leones Crew

Hic Sunt Leones Crew

Dal 10 febbraio scorso è in distribuzione il cd My Filosofal del rapper Dron2 Aka Letal Rhyme, nato dalla collaborazione con un gruppo di giovani artisti come lui, collaborazione che ha portato alla formazione  dell’Hic Sunt Leones Crew.

Il gruppo è nato nel settembre 2012 fondendo insieme voci e anime molto diverse tra loro: Dron2 Aka Letal Rhyme (Mario Mele – Casamassima), BlackSharm (Alessandra Alfonso – Turi), Gosk Mc (Leonardo Mele, fratello di Dron – Casamassima), Joks joke Aka Logos (Giuliano Carlo De Santis – Modugno).

L’incontro con il gruppo si presenta subito stimolante e ricco di spunti.

“Il drone è un aereo da guerra radiocomandato; è come se fosse la mia proiezione nella dimensione musicale, radiocomandata dalla ragione, che ne è il pilota a distanza”, ci spiega Dron, vent’anni, la parte istintiva del gruppo, un fiume in piena capace di passare, in una sorta di flusso di coscienza joyciano, da un argomento all’altro, che sia politica o istruzione, con un’acutezza che non lascia indifferenti.

Il fratello minore di Dron, quindici anni (ma a sentirlo parlare dimostra un cervello ben più rodato di quel che dice l’anagrafe), è di poche parole ma centrate. Nel gruppo è Gosk Mc, nome che trova il suo significato all’interno del mondo del writing: quando era più piccolo, gli piaceva disegnare questo nome, che poi è diventato il suo.

1Joks joke Aka Logos è considerato come il genio del gruppo: per tutti è Logos per la sua abilità nel porre in musica le parole, confezionando rime che siano, però, sempre al servizio della verità. “Keep it real”, attieniti alla verità: è questo uno dei valori che il gruppo porta nella propria arte.

A completare l’Hic Sunt Leones Crew il timbro accattivante e con una naturale predisposizione al registro di testa della turese BlackSharm, Alessandra Alfonso, il collante del gruppo, una grande consapevolezza del mezzo vocale unita a una profonda sensibilità. “Il mio nome sta per Black Charm, ovvero il fascino del nero, visto che la mia voce è molto scura: in un concorso mi hanno dato il soprannome di negra bianca”.

La sua voce rappresenta un valore aggiunto al gruppo, già interessante per i temi che affronta e per il background culturale che emerge e si esplica nella scelta di citazioni importanti come la Divina Commedia di Dante o quelle latine e greche, che rivelano gli studi classici di alcuni dei membri.

Alla formazione si è aggiunto da poco “il faccendiere” Masterjack.

Il cd My Filosofal è nato da quattro anni di lavoro e contiene diciannove tracce, che attraversano vari generi: dal rap al pop, dal reggae alla dance.

Il singolo di lancio è la terza traccia dell’album, “O con questo, o su questo”, che vede l’Hic Sunt Leones Crew quasi al completo (Dron2, Gosk, Blacksharm e Joksjoke).

Le musiche sono di Dron2, mentre il testo è stato curato da tutti i componenti dell’ “equipaggio”. Si tratta di un brano in cui le strofe rap di Dron2, Gosk e Joksjoke si fondono al meglio con le sonorità di BlackSharm per un risultato che merita un pubblico ampio.

Il video del pezzo è in rete e ha già ottenuto, in poco più di un mese, un ottimo riscontro da parte degli internauti.

Il titolo del brano è una citazione dello storico greco Plutarco: erano le parole che le madri spartane rivolgevano ai propri figli nel consegnare loro lo scudo prima che partissero per la guerra; madri che imponevano ai figli, con grande coraggio, di ritornare a casa con quello, vittoriosi, o piuttosto morti, portati sullo scudo dai compagni superstiti.

Nel verso scelto c’è tutta la visione dell’esistenza da parte del gruppo: la voglia di affrontare la vita, non di subirla, di osservare ciò che accade per denunciarne la negatività, di tornare a casa con la consapevolezza di aver agito per migliorare le cose o, altrimenti, non tornare affatto.

Nel brano vi è una rappresentazione piuttosto caustica dell’ambiente hip-hop: la musica, che dovrebbe unire, è spesso usata come arma per colpire. “L’ambiente della musica è una tana di serpenti” sostiene Dron. “Ma noi vogliamo essere l’urlo della gente come noi, un punto di riferimento per gli altri” si inserisce Gosk.

E’ per questo che il gruppo si è gradualmente allontanato da ogni estremismo e, fondendo il rap con le sonorità black di BlackSharm, punta oggi a uno stile che possa avvicinarsi ad un pubblico più vasto.

Se le premesse sono in questo pezzo, i quattro hanno tutte le carte per riuscirci.

Nell’album merita una menzione particolare un brano che riprende una triste pagina della cronaca italiana: 30 giugno 2011, dedicato a Michele Ferrulli, zio di Dron e Gosk, deceduto a Milano, proprio in quella data, in circostanze ancora non chiare, dopo un “controllo” degli agenti della polizia che probabilmente si è spinto oltre il lecito. Con parole di un acre sapore di rabbia e bisogno di verità, Dron affronta un tema delicato mettendo in mostra una grande capacità di utilizzare le sonorità della lingua italiana.

Come prossimi impegni la turese BlackSharm sta preparando un nuovo lavoro con Dron2 mentre i rappers della Crew si cimenteranno in gare di freestyle, senza tralasciare concerti che vedranno i quattro nella formazione completa.

Se i prossimi passi del gruppo avranno impronte profonde come quelle lasciate nel cd My filosofal, c’è da scommettere che degli Hic Sunt Leones Crew sentiremo parlare ancora, e sempre meglio.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *