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I “grillini” mordono

m5s turi

Turi – Il fenomeno “Grillo” ha investito anche Turi. Una congiuntura perfettamente in linea con il resto d’Italia. Meno conosciuti, invece sono gli esponenti locali, che si auto-proclamano portavoce dei cittadini. Francesco Guerra l’abbiamo conosciuto nell’intervista esclusiva pubblicata alcune settimane fa su “La Voce del Paese – TuriWeb”. Forse i turesi non lo sanno ancora, ma Guerra è il loro portavoce per il locale MoVimento 5 Stelle. Guai chiamarli segretari di partito, consiglieri, onorevoli o senatori. La vulgata popolare li definisce “grillini”, loro si offendono e preferiscono la nomenclatura di “cittadini portavoce”. Domenica mattina, 17 marzo, i militanti del MoVimento 5 Stelle di Turi, dopo aver subito le “pasquinate” di Biagio Elefante, con tanto di lettere ai giornali, sono usciti finalmente allo scoperto: “Nessuno è responsabile del M5S. Il MoVimento, in quanto tale, si riconosce nella comunità. Ognuno vale uno. Fondamentale è lo scambio di opinioni e il confronto democratico. Aggiungo: essere attivista (e il termine dice tutto) significa partecipare concretamente, essere propositivi, ascoltare i problemi della gente. In parole povere: ATTIVARSI. Facendo sempre riferimento al gruppo”. A distanza di qualche settimana il MoVimento 5 Stelle di Turi prova a radicarsi nel territorio. “I consensi crescono – confida Guerra, ai nostri microfoni – c’è voglia di cambiamento. La gente sembra volerlo a livello territoriale. Siamo scesi in piazza chiedendo di compilare seduta stante un questionario su cosa il cittadino ritiene prioritario fare per migliorare il paese. Su vari punti: viabilità, sicurezza, impianti sportivi, servizi alla persona, ecc. L’obiettivo è quello di sentire e vedere in faccia la gente “direttamente”! Partire da cosa il cittadino chiede… La gente inizia a discernere del perché in questo contesto siamo presenti. Capiscono che devono partecipare attivamente”. I “grillini” turesi ci credono e cominciano ad acuminare le armi in attesa di prossime tornate elettorali.

Il profilo di Francesco Guerra parla chiaro. Cita un vecchio adagio indiano: “Prima di giudicare un uomo, cammina per tre lune nelle sue scarpe”.

Guerra promette rivoluzioni, ciò che “in campo politico viene così chiamato il brusco passaggio da una forma a una forma a un’altra di malgoverno”. Riusciranno nell’impresa i nostri supereroi? Riusciranno a conquistare i palazzi che contano, proprio com’è accaduto ai “compagni” grillini di Polignano, reduci dal successo alle scorse elezioni comunali polignanesi e ora onorevoli a Monte-Citorio? Pardon, onorevoli cittadini…

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