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Politica

Nico Catalano: Su Vendola polemiche sterili

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Abbiamo voluto ascoltare Nico Catalano dopo il Consiglio Comunale a margine delle decisioni politica di Vendola che hanno scosso la Regione. Come valuta le decisioni di Vendola riguardo la nuova giunta regionale?

Vorrei che il dibattito nel centro sinistra regionale non si fossilizzi, come purtroppo sta avvenendo in queste ore solo sui gossip dei nomi eclusi o inclusi  in Giunta, o sulla polemica peraltro sterile per la vita dei cittadini Pugliesi su ” chi si doveva chiamare o incontrare  prima e chi si doveva incontrare invece dopo, per la formulazione dell’esecutivo” ma sarebbe opportuno incentrare la discussione e le energie di tutti, sulle buone  politiche da attuare  in questo ultimo scorcio di legislatura Regionale , che deve vedere impegnate tutte le forze politiche della  maggioranza, in azioni  per promuovere quanto di buono è stato fatto sino ad ora, migliorarare l’azione amministrativa e nel contempo correggere eventuali errori commessi, rispondendo in modo positivo alle numerose istanze del  mondo del lavoro, dell’agricoltura,della scuola, dei giovani,dei precari e delle fasce deboli, tutti mondi che non aspettano più “filosofie inutili” ma  fatti concreti.La nuova Giunta Vendola,peraltro organo esecutivo di una maggioranza consiliare e  rappresentante dei partiti che la sostengono, ridotta nel numero dei componenti quale segnale verso una diminuzione dei costi della politica, saprà sicuramente lavorare bene nell’interesse dei Pugliesi.

Puoi spiegarci la posizione dell’opposizione riguardo al tema del wi-fi ?

Noi non siamo contro il progresso o le nuove tecnologie, quando queste  rispettano le leggi dello stato Italiano ed il bene comune, tutelando l’ambiente e la salute dei cittadini. Siamo convinti come è stabilito nella Legge Quadro n.36 22/02/2001 e nelle leggi Regionali : n.5 del 8/03/2002; n.14 del 14/09/2006 e n.25 del 9/10/2008 che anche il Comune di Turi come altre realtà comunali hanno fatto o stanno facendo, deve disciplinare senza guardare in “faccia nessuno” l’annosa questione per l’insediamento degli impianti e dellle antenne di telefonia mobile e similari, dando seguito al regolamento approvato con delibera  di Consiglio Comunale n.9 del 9/03/2005 dall’amministrazione De Grisantis,  integrandolo con eventuali modifiche imposte da normative successive, e costituendo il PIC (piano di installazione Comunale)  cioè un area pubblica lontana dal centro abitato e dai siti sensibili (scuole, chiese, sedi ausl,uffici pubblici, piazze, campi sportivi, luoghi di aggregazione, ecc ) in cui portare fisicamente sia i nuovi  impianti (compreso i ripetitori del Wi- Fi ) ma anche, alla scadenza della loro convenzione tutti gli impianti installati precedentemente, così preservando da eventuali rischi i cittadini, ma anche  ricavando un utile per le casse comunali tramite i  pagamenti corrisposti dalle varie ditte di telefonia mobile per l’uso del suolo pubblico;  la delibera presentata durante l’ultimo consiglio dalla maggioranza che ha avuto il nostro voto contrario, non è altro che la continuazione e  l’ennesima deroga alla situazione Turese  odierna di “antenna selvaggia”  che avrà come risultato l’installazione di ulteriori antenne nell’abitato di Turi, a discapito dell’ecologia dei luoghi e della salute dei turesi.

E riguardo la tesoreria ? Il vostro intervento sembra essere stato determinante….

Per quanto riguarda il servizio di tesoreria, noi siamo convinti che il Comune di Turi per svolgere l’attività amministrativa ha bisogno di una tesoreria presso  uno sportello bancario,  ma avremmo voluto avere da parte della maggioranza  delle soluzioni più ponderate e meno superficiali oltre a  maggiore studio della tematica, ma così non è stato; come ha  spiegato il consigliere Vito  Notarnicola nel suo ottimo intervento in consiglio comunale, in un momento di crisi come quello che stiamo vivendo, non si possono chiedere tasse e sacrifici solo alle famiglie ed ai lavoratori e non chiedere pari sacrifici alle banche e questo vale ad ogni livello, dal governo nazionale fino a Turi, infatti la base di asta di 20.000 per l’aggiudicazione della gara per la tesoreria, l’abbiamo ritenuta elevata  e poco rispettosa  dei Turesi e dei sacrifici  a loro imposti dalla Giunta Resta  con l’ultimo bilancio comunale ed in particolare alle fasce deboli della popolazione, oltre che poco attenta ed oculata in merito alla situazione non certo florida della situazione economica  finanziaria  del nostro Comune anche per il momento storico particolare che stiamo attraversando.

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