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L’economia turese fra crisi e depressione

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Turi – Le entrate tributarie del comune di Turi sono abbastanza stabili nel periodo 2008-2010.
Non ci sono grandi movimentazioni che possono essere considerate come capaci di esprimere una politica economica delle entrate tributarie a Turi.
In modo particolare possiamo considerare che le entrate tributarie che nel 2008 erano pari a 3.411.216 milioni di euro ovvero pari allo 0,02% del PIL del 2008, hanno subito una pressione nel passaggio dal 2008 al 2009 ovvero facendo segnare un -370 mila euro, riducendosi del 10,87%. L’andamento delle entrate tributarie è stato invece positivo nel passaggio dal 2009 al 2010. Nel 2010 il valore delle Entrate Tributarie è stato pari a 3.3 milioni di euro, un aumento di 267 mila euro rispetto al 2009 pari al 8,78%. Inoltre se consideriamo la partecipazione delle Entrate Tributarie al Totale delle Entrate Tributarie possiamo verificare che questa è stata pari al 32,4 % nel 2008, al 33,23% nel 2009 e al 32,57% nel 2010. Possiamo quindi sottolineare che il volume delle Entrate Tributarie è sostanzialmente costante nel corso del periodo considerato. Questo è dovuto al fatto che le Entrate Tributarie in quanto sono il frutto di norme che impongono tasse e tributi rimangono sostanzialmente costanti nel corso del tempo e non subiscono molte variazioni. Si tratta infatti della parte più costante delle Entrate Tributarie.

La voce Entrate da contributi e trasferimenti correnti è stata invece sempre crescente nel periodo considerato. Nel 2008 l’ammontare di questa voce è stato pari a 1,9 milioni di euro, pari all’1,31% del Pil dell’economia turese per quello stesso anno. Nel 2009 le Entrate da Contributi sono cresciute del 33,13% ovvero di 635 mila euro arrivando a pesare per il 1,78 % del Pil di quello stesso anno. Nel 2010 la crescita è continuata arrivando a fare segnare un valore di 2,6 milioni di euro pari ad una crescita del 5,06%. Si tratta di un dato in controtendenza rispetto all’idea diffusa che i contributi e i trasferimenti da altri enti si siano ridotti nel corso del tempo. In realtà per i dati che sono stati elaborati dall’IPRES possiamo dire che il volume dei contributi e trasferimenti correnti da altri enti è stato sempre crescente nel corso del tempo.

Le etrate extratibutarie sono state invece abbastanza costanti nel corso del tempo pari a 466 mila euro nel 2008, a 533 mila euro nel 2009 e a 525 mila euro nel 2010. Le entrate extratributarie in termini di Pil hanno sono cresciute dal 2008 al 2010 passando dallo 0,28% allo 0,46%. Le entrate extratributarie sono considerate come proventi da servizi pubblici, da aziende speciali, e quindi denotano la presenza di una qualche attività che il comune svolge anche a mezzo di società che sono partecipate.

Le Entrate da alienazione, trasferimenti di capitale e riscossioni di crediti si sono molto diminuite dal 2008 al 2010. Se infatti nel 2008 il valore di questa voce era pari a 3,9 milioni di euro, nel 2009 è sttao pari a 1,9 milioni di euro e nel 2010 pari a 2,7 milioni di euro.
Le Entrate da Accensioni di prestiti sono invece state pari a 0 nell’intero periodo considerato. Questo può derivare dalla complessa situazione del bilancio comunale che non consente con facilità di accedere a nuove forme di indebitamento.
Le entrate da servizi per conto di terzi sono state sempre crescenti nel corso tra il 2008 e il 2010 pari a 735 mila euro nel 2008, a 1 milione di euro nel 2009 e a 881 mila euro nel 2010.

In totale possiamo dire che il Totale Generale delle Entrate Tributarie è stato pari a 10,5 milioni di euro nel 2008, facendo segnare una riduzione nel 2009 con un valore di 9,1 milioni di euro e ritornando a crescere nel 2010 raggiungendo il valore di 10,1 milioni di euro. Complessivamente il valore del Totale generale delle Entrate Tributarie rispetto al Pil è cresciuto dal 2008 al 2010 passando dal 7,25% al 9,24% a causa principalmente della riduzione del PIL.
Dal nostro punto di vista, poiché l’economia turese mostra elementi di forte crisi e depressione, potrebbe essere importante una azione amministrativa volta a intraprendere attività di servizi e produzione anche attraverso la creazione di aree da destinare alla produzione artigianale e alla trasformazione di prodotti agricoli, e in generale attività che possano incrementare le Entrate da Servizi per conto Terzi.
Laddove infatti l’impresa è carente, l’economia pubblica deve farsi carico anche della introduzione di elementi di produzione e servizio che possano anche incrementare la competitività e stimolare la crescita economica.

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