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Monitorare il lavoro per lo statuto

 Dibattito-Turi

 

 

Sabato 3 Novembre Rifondazione Comunista ha organizzato un dibattito nella sala della Biblioteca comunale sul tema della città metropolitana, invitando i gruppi consiliari, esponenti di partito turesi e dei comuni limitrofi, cittadini ad avanzare le proprie riflessioni e proposte sul tema.
All’incontro hanno aderito la maggioranza, rappresentata dal consigliere Carenza, Impegno per Turi, con l’ing. Mercieri, Coladonato e Petrera, Turi città Futura con Catalano e Notarnicola, il segretario del PD Risplendente assieme a Coppi e Salice, Tina Resta.
Il tema è stato introdotto da Lavinia Orlando, la quale ha inquadrato il decreto legge e gli articoli imputati.
Il dibattito, vivace e costruttivo, ha fatto emergere la posizione di Mercieri, prudente e tesa a cercare di cogliere tutti gli aspetti della questione, senza preconcetti e facili entusiasmi.
Maggior convinzione della validità del progetto è stata espressa da Catalano e Notarnicola, sostenitori del progetto della città metropolitana come apertura ad un contenitore di opportunità.
Carenza ha espresso l’esigenza di un cambiamento alla luce di uno stato di cose che non ha garantito i servizi necessari.
Sono intervenuti il segretario di Rifondazione Comunista di Mola, il quale ha posto l’accento sulla criticità di una riforma epocale effettuata con uno strumento come il decreto legge, un progetto che allo stato attuale è completamente vuoto di contenuti e che rischia piuttosto di accentrare i poteri attorno a Bari piuttosto che valorizzare le risorse dei territori. Ha denunciato la scarsa democrazia del consiglio metropolitano, formato da dodici consiglieri non eletti tra i cittadini, l’inevitabile appiattimento dello statuto agli interessi e la volontà del capoluogo, dato che, tra le altre cose, l’approvazione dello stesso presuppone il voto vincolante del sindaco di Bari.
L’architetto di Alberobello Michelangelo Dragone ha sottolineato l’esigenza di una città metropolitana che sappia avviare un processo di programmazione seria del territorio, attraverso meccanismi partecipativi, aperti, in cui i territori sono coinvolti nelle scelte e non passivi ricettori, citando l’esempio della valorizzazione di un quartiere di Amsterdam attraverso il coinvolgimento degli stessi residenti nel progetto di riqualificazione.
Il segretario del PD Risplendente ha intravisto margini di crescita nella possibilità di organizzare i comuni della città metropolitana in aree omogenee.
L’incontro si è chiuso con la proposta di Rifondazione Comunista di monitorare costantemente i lavori di definizione dello statuto e di avviare un referendum tra i cittadini dopo la sua stesura, in maniera da permettere alle persone di esprimersi non su un contenitore vuoto, ma su uno strumento in cui è più chiaro quali possano essere le reali opportunità per il territorio.

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