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“Lavoro agricolo: quale futuro per le nostre generazioni?”

“Mediterrae” ha promosso il primo forum regionale sulle prospettive future dell’agricoltura e dell’alimentazione

Lo scorso 19 novembre, la sala conferenze del Politecnico di Bari ha ospitato il primo Forum Regionale dal titolo “Lavoro agricolo: quale futuro per le nostre generazioni?”. L’evento è stato organizzato da “Mediterrae” con il supporto di prestigiosi partner istituzioni, tra cui Ministero dell’Interno, Regione Puglia, Università degli Studi di Bari, FederItaly, Rotary Club, Lions Clubs International.

A destra il prof. Berardi, vice presidente Iacvec

«Relatori di altissimo profilo – dichiara il cav. Natalino Ventrella, componente del costituendo “International Institute of Strategic Research” – hanno approfondito le principali problematiche legate all’alimentazione del futuro, soffermandosi sui cosiddetti “junk foods”, sui cibi inquinati e sulla necessità di tutelare la dieta mediterranea». «Nel corso del simposio – prosegue – si è discusso anche dell’abbandono dei terreni agricoli e dei progetti per contrastare questo preoccupante trend attraverso la creazione di cooperative di giovani e la ristrutturazione delle realtà esistenti. Un focus è stato aperto, inoltre, sulla salvaguardia delle risorse naturali, nell’ottica della transizione ecologica ed energetica, e sulle innovazioni tecnologiche nel campo agroalimentare, indirizzate verso uno sviluppo sostenibile e salutare delle aziende del settore primario e di quelle che operano la trasformazione dei prodotti agricoli».

La relazione di Ventrella si è concentrata sulla pericolosità dei “cibi spazzatura” e sull’inquinamento da glifosato dei cereali: «Il glifosato – rileva – è il diserbante più venduto al mondo che, tuttavia, presenta dei fattori di rischio per la nostra salute, tanto che è stato dichiarato “cancerogeno per gli animali” e “potenzialmente cancerogeno per l’uomo” dall’IARC (Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro) e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità». «Questo pesticida – continua – è bandito in Italia, ma arriva ugualmente sulle nostre tavole attraverso i cibi importati. Infatti, le grandi aziende produttrici di pasta, farine e farinacei, comprano la maggior parte del grano da Paesi nordamericani, in particolare il Canada, dove le leggi sono molto più permissive. Fortunatamente, su pressione dei consumatori, i brand italiani più rinomati stanno optando per l’impiego di grano esclusivamente italiano».

faldacchea

Dopo una parentesi sui prodotti OGM e sui cibi privi di glutine, Ventrella ha denunciato i rischi «dell’introduzione nella nostra alimentazione di proteine derivanti dagli insetti, prassi giustificata con la necessità di ridurre il consumo di carne per scongiurare la prospettiva di una carestia». In parallelo, ha evidenziato la penalizzazione che il nuovo sistema di etichettatura europea (il cosiddetto “nutriscore” o “sistema a semaforo”) comporta per la dieta mediterranea.

L’ultima parte dell’intervento, partendo da una puntuale analisi statistico-economica dell’attuale panorama del comparto agricolo, è stata dedicata ai progetti innovativi candidati da “Mediterrae” in rispondenza alle varie call europee: «La nostra filosofia – spiega Ventrella – si fonda sul concetto di “sovranità alimentare”, ossia un modello di gestione delle risorse alimentari che ha come priorità e motore delle proprie politiche non la massimizzazione del profitto economico, ma la soddisfazione delle esigenze alimentari delle persone. Un modello che incoraggia le economie alimentari locali, incentivando la produzione sostenibile dal punto di vista ambientale e culturale, azzerando gli sprechi e riducendo la distanza tra fornitori e consumatori. In altre parole, si propone di dare il controllo delle risorse alimentari soprattutto a chi le produce, le distribuisce e le consuma, anziché a grandi aziende che le utilizzano come mezzo per arricchirsi. La sovranità alimentare punta, infine, a valorizzare le conoscenze tradizionali, rilanciando il “made in Italy”».

Fanfara Comando Scuola Aeronautica Militare di Bari

Fanfara Comando Scuola Aeronautica Militare di Bari

targa di ringraziamento da parte del generale De Pascalis e dal consigliere comunale Dr. Cascella a don Stefano Trico


Targa di ringraziamento consegnata a don Stefano Trico dal Generale De Pascalis e dal consigliere comunale Cascella per l’attenzione ai meno abbienti

prof. Teodoro Milano

prof. Teodoro Milano (Uniba)

prof. Antonio Lascala

prof. Antonio Lascala

Lamberto Scorzino (FederItaly)
Lamberto Scorzino, presidente FederItaly

Dr. Lamaddalena CIEAM
dr. Lamaddalena (CIEAM)

ing. Palmisano
ing. Palmisano

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